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Nota: questo video non è più reperibile su youtube ed
è stato salvato nel 2011.
Fisica e metafisica di una rivoluzione scomparsa.
La Fusione nucleare fredda, detta comunemente Fusione fredda o Fusione
a freddo (in inglese Cold Fusion, "CF", ma indicata anche come Low Energy
Nuclear Reactions, LENR, "reazioni nucleari a bassa energia", o Chemically
Assisted Nuclear Reactions, CANR, "reazioni nucleari assistite chimicamente",
è un nome generico attribuito a reazioni di presunta natura nucleare,
che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle
necessarie per ottenere la fusione nucleare "calda", per la quale sono
necessarie temperature dell'ordine del milione di kelvin e densità
del plasma molto elevate. |
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Alcuni studiosi ritengono che il termine fusione fredda
sia da sostituire con il termine LENR, in quanto tutti i fenomeni qui di
seguito descritti appartengono alla famiglia delle reazioni nucleari a
bassa energia.
Dopo il clamore provocato nel 1989 dagli esperimenti di Martin Fleischmann
e Stanley Pons (Università di Salt Lake City - Utah), poi ripetuti
in diversi laboratori, sono seguiti degli studi teorici, tra i quali quelli
di Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all'Università
di Milano, che elaborò la sua "teoria coerente sulla fusione fredda".
Nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno dei padri della fusione nucleare calda
nipponica, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente
ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio. Se il successo
di questo esperimento sia dovuto alla fusione fredda o piuttosto ad una
forma ancora non conosciuta di sviluppo di energia è tuttora oggetto
di controversie. |