estratto dal testo:
..." Durante questa cura non si deve mangiare nulla per 42 giorni, salvo
bere i succhi di verdura e i decotti che sono prescritti. Dei succhi si
può berne, a seconda dell’appetito, fino a 1/4 di litro al giorno
(meno se ne beve, meglio è).
6.1 La mia miscela di succhi
Si prendono 3/5 di rape rosse (barbabietole); 1/5 di carote; 1/5 di
tubero di sedano, un poco di rafano e una patata grossa quanto un uovo.
P. es. si prendono 3 etti di barbabietole, 1 etto di carote, 1 etto
di sedano e circa 30 g. di rafano. La patata non è indispensabile
ma è molto importante in caso di cancro al fegato. In luogo
della patata aggiunta alle verdure si può bere anche una tazza di
decotto di bucce di patata al giorno, bevuto freddo a sorsi:
mettere una manciata di bucce crude in 2 tazze di acqua e far bollire
per 2-4 minuti. Se il decotto risulta di sapore sgradevole è segno
che il fegato non ne ha bisogno, in tal caso si può fare a meno
di berlo. Tutte le verdure vanno passate nella centrifuga, poi il succo
va filtrato ancora attraverso un filtro fine o un telo di lino, perchè
su 1/4 di litro di succo c’è sempre ancora circa un cucchiaio di
scorie. Queste, anzitutto non sono buone da bere, inoltre servirebbero
di nutrimento al cancro. Il cancro vive solo di cibi solidi che si mangiano,
per cui se per 42 giorni si bevono solo succhi e decotti, il tumore muore
ma la persona può benissimo vivere. Pur calando di peso, in questo
periodo, da 5 a 15 kg., ci si sente molto bene. Io stesso ho seguito questa
cura e forse non ho mai lavorato tanto quanto in questo periodo. E' bene
che qualche giorno prima dell’inizio si cominci a bere 1/4 di succo al
giorno per abituarsi ad esso. Per sopravvivere, è indispensabile
soltanto berne da 1/8 a 1/4 di litro al giorno, ma è consentito
arrivare fino al mezzo litro, ma non è certo obbligatorio! Bere
adagio, a cucchiaiate, non inghiottire subito ma insalivare bene. In aggiunta
si può, di tanto in tanto, bere un sorso di succo di crauti, che
fa bene al malato.
3.1 Decotto di salvia
Per i gargarismi lasciare in infusione la salvia in acqua bollente per
10 minuti, per berla invece occorre lasciarla bollire esattamente 3 minuti:
metterne 1 massimo 2 cucchiaini da tè in mezzo litro di acqua
bollente e far bollire 3 minuti, poi togliere dal fuoco. Nella salvia c’è
molto olio etereo, assai necessario per i gargarismi ma che non deve essere
inghiottito; per questo va bollita esattamente 3 minuti. Dopo questo tempo
l’olio non è più attivo, in questo momento si libera un fermento
vitale assai importante per tutte le ghiandole, il midollo e i dischi intervertebrali.
Per questo motivo si dovrebbe bere salvia ogni giorno, per tutta la vita.
Chi ne beve sempre, difficilmente si ammalerà. Dopo 3 minuti di
bollitura togliere dal fuoco, aggiungere iperico, menta piperita, melissa,
ecc. e lasciare in infusione per altri 10 minuti.
3.2 Decotto per i reni
La mia mistura: equiseto 15 gr., ortica 10 gr. (migliore quella raccolta
in primavera), correggiola 8 gr. e iperico 6 gr. Questa dose basta per
3 settimane per una persona. Metterne una presa (raccolta con tre dita)
in una tazza di acqua bollente e lasciarla in infusione per 10 minuti,
poi filtrare; aggiungere ai fondi altre 2 tazze di acqua calda e bollire
per 10 minuti, poi filtrare e mescolare le due tisane. Molti si chiederanno:
perchè questo procedimento? Nel decotto ci sono 5 sostanze che non
devono essere bollite perchè andrebbero distrutte. Ma c’è
ancora una sesta sostanza (l’acido salicilico) che si ottiene solo facendo
bollire i fondi rimanenti per 10 minuti. Il decotto per i reni si deve
bere solo per 3 settimane: al mattino a digiuno, prima del pranzo e alla
sera prima di coricarsi berne ogni volta mezza tazza, freddo. In seguito
non bere il decotto per almeno 2-3 settimane. Durante questo periodo evitare
i brodi di carne e la carne di manzo e di maiale!
3.3 Tisana di geranium robertianum
Berla fredda, una tazza al giorno, a sorsi. Preparazione: lasciarne
in infusione una presa
per 10 minuti in una tazza di acqua bollente.
6.2 Come va fatta correttamente la mia cura anti-cancro
Chi segue correttamente la mia cura anticancro (succhi di verdure e
decotti) cala poco di peso. Come si fa: Al mattino anzitutto mezza tazza
di tisana per i reni, bevuta fredda e lentamente. Da mezz’ora a un’ora
più tardi: da 1 a 2 tazze di decotto caldo di salvia con iperico,
menta piperita e melissa. Dopo un’altra mezz’ora o un’ora: un piccolo sorsetto
di succo, ma non inghiottirlo subito, bensì insalivarlo bene prima!
Dopo altri 15 o 30 minuti di nuovo un sorsetto di succo di verdura, a seconda
dell’appetito. Durante la mattinata si ha bisogno di un pochino di succo
per 10, 15 volte. Berlo solo se si sente il bisogno di farlo. Fra un sorso
e l’altro nuovamente decotto di salvia, che può essere bevuto anche
freddo, e quanto se ne vuole. Ma ricordare che tutti i decotti durante
la cura vanno bevuti senza zucchero. A mezzogiorno nuovamente 1/16 di litro
(mezza tazza) di tisana per i reni, e anche alla sera prima di andare a
letto. La tisana per i reni però deve essere bevuta soltanto durante
le prime tre settimane! Al pomeriggio poi si ha bisogno più volte
di un sorsetto di succo. Come già detto poco sopra, si può
berne fino a mezzo litro al giorno, ma non è che si debba! A
proposito della mia "Cura totale anti-cancro" e della "Mezza cura" devo
sottolineare con forza che lamiscela di succhi secondo la mia ricetta deve
assolutamente essere bevuta in combinazione con i decotti, sempre solo
a sorsi e bene insalivata! Non succhi di verdura soltanto!
Inoltre è indispensabile anche (che uno abbia subito o no le
irradiazioni) che si beva ogni giorno una tazza di decotto di geranium
robertianum, a sorsi, freddo. Esso contiene un po’ di radium.
L’assunzione a sorsi di queste piccole quantità di nutrimento
liquido consente necessariamente una buona insalivazione e contemporaneamente
aggrava ben poco gli organi digestivi..." |