estratto dal testo:
Incompatibilità assoluta della Fito-Terapia con la Chemio-Terapia
La Fito-Terapia, essendo basata sostanzialmente sull'Immuno-Terapia,
cioè sull'attivazione della Cascata Immunitaria dei Linfociti, non
dovrebbe essere eseguita in pazienti in trattamento con Chemio-Terapia,
o che abbiano eseguito in precedenza la stessa Chemio-Terapia, causa il
probabile insuccesso terapeutico, dovuto a:
1) Detossificazione indotta dalle vitamine naturali: quest’ultime
eliminano la Chemio dai tessuti muscolari del paziente, determinando però
una incontrollata immissione di questi veleni chimici nel sangue.
2) Danni a medio-lungo termine degli organi vitali: fegato,
reni, cuore, pancreas…
3) Danno irreversibile alle difese immunitarie (in particolare,
perdita dei Natural Killer) .
E' però ammessa la libertà di eseguire comunque tentativi
d'Immuno-Terapia da parte del medico, per ragioni umanitarie.
..... secondo l'autore del presente lavoro, che saranno solo e soltanto
le difese immunitarie del paziente stesso a risolvere la patologia neoplastica,
portandolo così ad una completa guarigione dal Cancro.....
.....Secondo l'autore del presente lavoro, l'impiego dell'Aloe arborescens
e di altri fito-terapici controindica totalmente qualsiasi impiego, anche
limitato, della CH.T., data l'ampia dimostrazione, in letteratura medica,
del suo fallimento in terapia anti-neoplastica (Tabella 2b)....
L’Apoptosi: il comando di suicidio della cellula malata
(parzialmente tratto e modificato da http://imoax1.unimo.it/_cossarizza/appunti/apoptosi.htm
) Per Apoptosi s'intende l'attivazione di endonucleasi specifiche che frammentano
il DNA, agendo a livello di siti nucleosomiali costituenti l'unità
strutturale primaria della cromatina nucleare della cellula. Le molecole
d'induzione, in genere di derivazione fito-chimica (piante), inducono l’apoptosi
nella cellula neoplastica, mediante l’attivazione di enzimi proteolitici
intracellulari, che provocano degradazione per proteolisi di sequenze vitali
del DNA, e provocando così la morte della cellula.
Cap. 5.b.: Vitamina B 17 (Amigdalina o Leatrile )
La vitamina B17, contenuta soprattutto nel nocciolo (Gheriglio) di Prunus
armeniaca (Albicocca) fu di nuovo al centro di interessanti studi all'inizio
degli anni '70, da parte dei giapponesi. E’ presente anche nei semini amari
del Prunus amygdalus (Mandorla, var.amara), della Prunus avium (Ciliegia),
della Prunus domestica (Susina), della Prunus persica (Pesca), della Prunus
spinosa (Prugna), della Malpighia punicifolia (Acerola), della Cydonia
oblonga (Mela cotogna). Sono oltre 1.200 le specie di piante che contengono
questa preziosa vitamina (vedi tabelle 5.22-5.25).
Tale vitamina risulta particolarmente utile nella terapia oncologica
poiché sfrutta il diverso metabolismo delle cellule tumorali rispetto
a quello delle cellule sane dell'organismo umano.
Le cellule neoplastiche, soprattutto se in anaerobiosi, presentano
una elevata concentrazione di beta-Glucosidasi, con assenza di Rodanese:
pertanto fagocitano subito la B17, decomponendola poi per idrolisi in 2
veleni: benzaldeide e ioni cianuri; le cellule sane, invece, essendo normo-ossigenate
e ricche di Rodanese, tendono a convertire rapidamente i due veleni rispettivamente
in acido benzoico e tiocianati, entrambi innocui ed anzi utili per le stesse
cellule sane. Secondo il giapponese Kanematsu Sugiura, la beta-Glucosidasi
si ritrova nelle cellule tumorali di mammella, stomaco, utero, mesentere
ed esofago, in concentrazioni molte volte superiori a quelle sane; l’enzima
Rodanese è invece assente nelle cellule tumorali
Cap.1.b: PROTEINE
Le PROTEINE sono costituite da circa 20 Aminoacidi, di cui 9 sono denominati
AMINOACIDI ESSENZIALI, poiché il nostro corpo non è in grado
di sintetizzarli e deve pertanto assimilarli con il cibo: Valina, Isoleucina,
Leucina, Lisina, Metionina, Istidina, Triptofano, Fenilalanina, Treonina
[Arginina per il bambino]).
Senza il nutrimento esterno (apporto esterno) di questi 9 aminoacidi
essenziali, il nostro organismo non è in grado di costruire PROTEINE.
I 9 aminoacidi essenziali devono essere presenti all’interno della cellula
tutti 9 assieme, per interagire con i sistemi biologici di “assemblaggio”
delle diverse PROTEINE desiderate, nello spazio di tempo di un’ora circa.
In caso di assenza di anche un solo aminoacido essenziale, la cellula non
potrà costruire la PROTEINA desiderata e pertanto tutti e 8 gli
aminoacidi essenziali rimasti saranno impiegati come fonte enegetica (Kilo-Kalorie).
Con le PROTEINE si “ricambiano” tutte le cellule del corpo umano, in un
periodo complessivo di undici mesi: con le PROTEINE infatti si costruiscono
altre cellule, altri tessuti, si riparano gli organi e gli apparati dell’organismo.
I 9 aminoacidi essenziali si trovano nella CARNE, nel PESCE, nelle UOVA,
e nel LATTE (e suoi derivati: FORMAGGIO, BURRO, YOGURT, MOZZARELLA). Nella
Frutta, nella Verdura, negli Ortaggi ce ne sono pochi di questi aminoacidi
essenziali. Nei Cereali e nei Legumi si arriva a 7-8 aminioacidi essenziali,
ma non si arriva mai ad avere il numero completo di tutti e 9 gli aminoacidi
essenziali. Nei Cereali manca in genere la LISINA, e nei Legumi manca la
METIONINA. Se però, nello spazio di tempo di un’ora circa, si mangiano
assieme LEGUMI e CEREALI, si riesce
a dare al corpo tutti e 9 gli aminoacidi essenziali: la tradizione
culinaria di tutti i popoli del mondo ha del resto sempre associato il
piatto di Cereali + Legumi, come una sorta di “carne dei poveri”. In Oriente
era il Riso (CEREALE) + la Soia (LEGUME). In Occidente era il Grano (CEREALE)
+ i Fagioli o i Piselli (LEGUMI)
Secondo l'autore del presente lavoro la Dieta anti-neoplastica dev'essere
priva, il più possibile, di cibi ricchi di glucosio (cibi ad elevato
indice glicemico come zucchero (raffinato o di canna), dolciumi in genere,
Patate, Banane, Clementine) e soprattutto di cibi contenenti acidi nucleici,
tutti gli aminoacidi essenziali, acido folico e, in particolar modo, quantità
anche minime di vitamina B12: ciò per la fondamentale ragione che
la crescita del tumore avviene soltanto attraverso particolari fattori
di apporto energetico (Glucosio) e tramite sostanze necessarie alla sintesi
di nuovo DNA per creare nuove cellule tumorali (mitosi cellulare).
Si noterà l'assoluta esclusione di Zuccheri ad eccezione del
Fruttosio: ciò dipende dal fatto che quest'ultimo contiene un basso
indice glicemico: esso si comporta diversamente dagli altri Zuccheri (Glucosio,
Saccarosio, Mannosio, etc..) poiché viene assorbito lentamente nell'intestino;
dal sangue passa poi direttamente al fegato, dove viene convertito in Glicogeno
epatico. Questo percorso evita una pericolosa iper-glicemia ematica che,
anche se transitoria nel paziente neoplastico non diabetico, è causa
di apporto energetico a carico delle cellule tumorali.
la Frutta raggiunge il suo massimo potenziale vitaminico soltanto
a maturazione completata sui rami dell'albero. Infine, bisogna ricordare
che la maggior parte dei fattori co-enzimatici vitaminici contenuti nella
Frutta si trovano immediatamente sotto la buccia, che viene invece nella
maggior parte dei casi eliminata con la sbucciatura.
...... enteroclisma di Coffea arabica, secondo metodo Gerson,
allo scopo di svuotare i dotti biliari epatici dalle tossine.....
Protocollo-base “Terapia NACCI” (da pag 430)
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